Tricopigmentazione semipermanente o permanente?
Spesso i clienti domandano che differenza ci sia tra Tricopigmentazione semipermanente e Tricopigmentazione permanente.
Restando fermo il punto che la Tricopigmentazione è sempre realizzata introducendo una quantità controllata di pigmenti nel derma del cuoio capelluto, al fine di ricreare otticamente la presenza di capelli, alcuni tecnici tricopigmentisti scelgono di associare a quella semipermanente, o di realizzare ex novo, quella permanente. Vediamo di fare chiarezza e analizzare le differenze tra le due.
La Tricopigmentazione permanente è la scelta alternativa rispetto a quella semipermanente. Entrambe permettono di intervenire in tutte le cause della caduta dei capelli eseguendo l’effetto rasato, l’effetto densità o i trattamenti mimetici della cicatrice, ma differiscono per quanto riguarda la durata del pigmento.
Tutti gli inchiostri utilizzati nella Tricopigmentazione permanente, così come nel tatuaggio classico, hanno una dimensione superiore ai 20 micron, e dunque non possono essere espulsi tramite “fagocitosi” dal corpo, rimanendo in sede a vita.
Nelle Tricopigmentazione semipermanente, invece, i micron sono inferiori a 20 e quindi il sistema immunitario riesce ad espellerli.
Il vantaggio principale della versione permanente della Tricopigmentazione sta nel fatto che una volta eseguita, può essere “dimenticata” per qualche anno perché non richiede i tipici ritocchi annuali di quella reversibile.
Inoltre, poiché le sessioni di manutenzione sono meno frequenti, il trattamento risulta essere un po’ meno costoso di una Tricopigmentazione “temporanea”.
Ma questo è davvero un vantaggio? Noi riteniamo non sia propriamente così.
Perché? Semplice: il fatto che la Tricopigmentazione permanente duri più a lungo può sembrare un vantaggio sul lungo termine e per questioni di costo di comodità ma, d’altra parte, ha anche un grandissimo svantaggio: l’unico modo per rimuoverla totalmente o per modificarla (es. l’attaccatura dei capelli) è utilizzare il laser, che ha costi elevati, è doloroso e non garantisce sempre risultati soddisfacenti.
Un altro rischio della Tricopigmentazione permanente è che la qualità del risultato potrebbe non rimanere sempre elevata come dovrebbe. Anche usando il pigmento migliore e più stabile al mondo, non bisogna scordare che la pelle è un tessuto in continuo mutamento e, di conseguenza, anche il pigmento in esso contenuto cambierà.
La Tricopigmentazione, permanente o temporanea, prevede di realizzare punti molto piccoli. Per essere realistici e naturali è davvero importante che questi rimangano tali, senza espandersi o cambiare il colore o la forma, cosa che avviene dopo qualche anno con la Tricopigmentazione permanente, esattamente come per i tatuaggi.
Dunque, se è vero che per alcuni anni il trattamento di Tricopigmentazione permanente non avrà bisogno di ritocchi annuali dopo la prima seduta, richiederà però dei ritocchi di miglioramento a causa dell’inevitabile perdita di qualità.
Va poi considerato che anche le esigenze e i gusti personali possono cambiare facilmente nel tempo e con la Tricopigmentazione permanente non potrai cambiare “taglio” di capelli e seguire la moda.
In conclusione: con la Tricopigmentazione permanente risparmierai sui ritocchi annuali ma rischierai, dopo qualche anno, di ritrovarti con un “disegno” che non ti piace più e che non si adatta più alla morfologia della testa, di colore diverso e dall’effetto tutt’altro che naturale!
La cosa grave è che porvi rimedio sarà difficile, molto dispendioso e doloroso. Inoltre, il trattamento laser può provocare anche danni irreversibili ai follicoli piliferi dell’area trattata.
Per questi motivi, noi di Trico+ riteniamo che la Tricopigmentazione semipermanente sia la scelta migliore pe. È un trattamento sicuro, asseconda le esigenze e gli imprevisti futuri e soprattutto garantisce sempre una resa esteticamente bella e naturale grazie al naturale ricambio dei pigmenti.