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Dizionario della Tricopigmentazione

dizionario della tricopigmentazione - spiegazione

Un breve glossario sui termini che girano attorno al mondo della Tricopigmentazione

 

 

 A 

Alopecia

Mancanza di capelli, o di altri peli del corpo, conseguente a malattie varie o provocata da cause fisiche, che può essere circoscritta o diffusa e accompagnarsi o no ad atrofia e distruzione del follicolo pilifero. Vi sono principalmente quattro tipologie di Alopecia: androgenetica; areata, da chemioterapia; da cicatrice.

 

Alopecia Androgenetica

L’alopecia androgenetica (anche conosciuta come calvizia o calvizie) è la forma di alopecia più comune, è una tipologia di perdita di capelli dovuta ad una suscettibilità del follicolo pilifero alla miniaturizzazione dovuta a cause di tipo genetico.

 

Alopecia Areata

L’alopecia areata è una patologia in cui la repentina caduta dei capelli, o di altri peli del corpo, si manifesta tipicamente a chiazze glabre o aree, da cui il nome.

 

Alopecia da Stress

Nonostante la relazione tra caduta dei capelli è stress non sia stata definitivamente dimostrata, è però chiaro che il nostro stile di vita incide sul fisico. Questo tipo di alopecia si attua in un momento simultaneo o a ridosso di traumi psicologici legati allo stress.

 

Alopecia Universale

L’alopecia universale è una forma di alopecia areata, con la caratteristica di perdita completa non solo dei capelli ma anche di tutti gli altri peli corporei, come ciglia e sopracciglia.

 

Autotrapianto

L’autotrapianto di capelli è un’operazione chirurgica con la quale il chirurgo plastico asporta una parte dei capelli (compresa la radice) dalle zone dette donatrici ad un’altra dove la densità dei capelli è molto ridotta, o nulla, detta ricevente. Trattandosi di capelli veri e vivi, il paziente deve nel tempo effettuare le operazioni di cura normali: accorciamento periodico e lavaggio. I capelli con i relativi bulbi vengono prelevati, scegliendoli con cura, dalle regioni posteriori e laterali del capo dello stesso paziente, evitando così qualsiasi rischio di rigetto e assicurando la ricrescita continua nelle zone dove sono impiantati.

 

 B 

Biocompatibile

“Biocompatibilità” come suggerisce la parola stessa, si riferisce alla aapacità di una sostanza di essere metabolizzata dagli organismi viventi senza nessun effetto dannoso sulle funzioni vitali, quindi in totale armonia con la “vita”.

 

 C 

Calvizie

Vedi Alopecia androgenetica

 

Camouflage

Il termine camouflage deriva dalla fusione della parola camuffare ed il termine francese maquillage. Con questo nome si indica, infatti, una tecnica di trucco volta a nascondere inestetismi cutanei di vario genere, quali: angiomi, vitiligine, couperose, teleangectasie, discromie cutanee, acne ed esiti cicatriziali.

 

Canizie

La canizie o incanutimento è un fenomeno che consiste nella perdita di colore dei capelli e dei peli del corpo. È dovuta ad una ridotta produzione di pigmento che generalmente si ha con l’invecchiamento.

 

Cheratina

La cheratina è una sostanza proteica prodotta dalle cellule dell’epidermide, contenente zolfo, costituente delle formazioni cornee: corna, unghie, peli.

 

 D 

Dermopigmentazione

La dermopigmentazione, è una pratica che prevede l’introduzione di pigmenti appunto per “colorare” la pelle. Nei trattamenti di dermopigmentazione rientrano: trucco permanente sopracciglia, labbra e infracigliare, ricostruzioni areole, eliminazione cicatrici. Anche la stessa Tricopigmentazione, in linea generica, fa parte del mondo della dermopigmentazione.

 

Dermografo

Il dermografo è uno strumento professionale dedicato, solitamente conosciuto nel mondo del tatuaggio e del trucco permanente. Anche la Tricopigmentazione prevede l’utilizzo di un dermografo, in questo caso, sviluppato appositamente per Tricopigmentisti.

 

Diradamento

Il diradamento dei capelli è una condizione di principio di calvizie, solitamente causato dall’avanzare dell’età. Solitamente protagonista del diradamento è la stempiatura (più per l’uomo) e la perdita di volume, con la conseguente di intravedere il cuoio capelluto.

 

 E 

Effetto Densità

L’effetto densità è un trattamento particolarmente indicato in situazioni quali: diradamento, perdita di volume, alcune cicatrici. L’obbiettivo è andare a creare un effetto “camouflage” grazie a una tecnica di tricopigmentazione, quindi simulando un infoltimento.

 

Effetto Rasato

La Tricopigmentazione offre la sua massima resa e ragione di esistere, grazie all’effetto rasato. La tecnica di un bravo tricopigmentista saprà dare valore con un nuovo look grazie alla creazione di un effetto rasato, simulando capelli grazie a un dermografo specifico per la tricopigmentazione, in grado di creare un puntino dello stesso diametro del capello, donando così un effetto realistico e naturale.

 

 F 

Fagocitosi

Processo biologico attraverso il quale particelle solide sono ingerite e digerite da alcuni tipi di cellule (fagociti) o da microrganismi.

 

F.U.E.

Col metodo FUE (Follicular Unit Extraction) le singole unità follicolari contenenti ciascuna da 1 a 4 capelli vengono rimosse dal paziente sotto anestesia locale; in questo caso vengono usati dei piccoli uncini con un diametro di circa 0.6-1.0 millimetri. Il chirurgo, successivamente, tramite micro bisturi o aghi finissimi esegue dei piccoli fori nell’area su cui andranno posizionati gli innesti, secondo una determinata densità, pattern e angolo di ricrescita per garantire un effetto quanto più possibile realistico. La procedura può richiedere da un paio d’ore per l’estrazione di 200 innesti per nascondere una cicatrice fino a due giorni consecutivi per una sessione da 2500-3000 innesti.

 

FUT

La FUT (o STRIP) è la tecnica più comune per il prelievo del capello dall’area donatrice. Il chirurgo preleva una striscia (strip) di cuoio capelluto dall’area posteriore del capo, dove vi è una regolare crescita dei capelli. Un bisturi a singola, doppia o tripla lama è usato per rimuovere la striscia. Ogni incisione è pianificata in modo tale da rimuovere le unità follicolari intatte. La strip è spessa 1-1.5 cm e larga 15–30 cm. Mentre viene chiusa la ferita, un assistente inizia a separare i gruppi di unità follicolari dalla strip. Usando particolari microscopi binoculari, con attenzione si rimuove l’eccedenza di tessuti fibrosi e adiposi, evitando di danneggiare le cellule del follicolo.

 

 H 

Hairline

La hairline, è il termine tecnico inglese, con cui viene chiamata la linea di attaccatura dei capelli, nella parte anteriore. È sovente, dover ridisegnare completamente la hairline, magari dovuta a una stempiatura, un’alopecia parziale o universale.

 

Hair Loss

Termine inglese usato spesso, che significa “perdita di capelli”

 

 M 

Micropigmentazione

La micropigmentazione, è un termine alternativo per la Tricopigmentazione, nome dato dal fatto che lo strumento utilizzato dal tricopigmentista (dermografo), è in grado di produrre puntini piccolissimi, per simulare l’esatto diametro del capello.

 

Midscalp

Zona centrale della testa, un punto dove è sovente accusare di diradamento.

 

 P 

Pigmento

Un pigmento è una sostanza utilizzata per modificare il colore di un materiale. Ciò che distingue un pigmento da un colorante è l’incapacità dei pigmenti di sciogliersi sia nei comuni solventi (come l’acqua) sia nella superficie da colorare. Nel caso della Tricopigmentazione bisogna sempre assicurarsi che vengano utilizzati pigmenti appositi e certificati.

 

 S 

Scalp Micropigmentation

Scalp micropigmentation, è la traduzione inglese di Tricopigmentazione.

 

Scala di Nordwood

La Scala di Norwood è una classificazione degli stadi del diradamento dei capelii, molto utilizzata nel campo tricologico, individua 7 fasi di diradamento.

 

Seborrea

La seborrea, conosciuta anche come dermatite seborreica è una dermatite ad andamento cronico-recidivante che colpisce zone ricche di ghiandole sebacee come il cuoio capelluto, il viso, il condotto uditivo o il torace.

 

 T 

Tatuaggio Capelli

Il tatuaggio capelli, spesso viene confuso o associato alla tricopigmentazione. Il tatuaggio capelli è il precursore della moderna tricopigmentazione e veniva effettuata con gli stessi dermografi dei tatuaggi. Nonostante oggi la Tricopigmentazione si sia evoluta e ritagliata strumentazione apposita, a volte viene ancora associata a questa espressione.

 

Tricologia

La tricologia è la branca della dermatologia che studia l’anatomia, la fisiologia e la patologia dei capelli e dei peli. La tricologia può essere utilizzata nel campo della medicina legale, in quanto dalla rilevazione delle caratteristiche dei capelli è possibile ricavare informazioni quali l’età e il peso del loro possessore.

 

Tricopigmentazione Semipermanente

La tricopigmentazione semipermanente è un trattamento cosiddetto “temporaneo” (come d’altronde deve essere la tricopigmentazione sana), utilizzando chiaramente pigmenti bio riassorbibili, una dei punti a favore della Tricopigmentazione è che non è invasiva. e grazie al fatto che sono bioriassorbibili, sarà possibile ogni volta ottimizzare il disegno a seguito dei cambi dei tratti somatici, con l’avanzare dell’età.

 

Tricopigmentazione Permanente

La tricopigmentazione permanente tendenzialmente viene mal interpretata: essendo pigmenti (anche se differenti), non saranno mai permanenti, proprio come un tatuaggio, i pigmenti con l’avanzare dell’età tendono a sbiadire e a estendersi in superficie, risultando meno definiti. Il concetto di Tricopigmentazione permanente in sostanza, viene spinto come concetto di marketing, promettendo false chimere di fare un trattamento e non pensarci mai più, ma anch’esso avrà bisogno di “manutenzione” per rimanere al top.

 

 V 

Vertex

Il vertex, chiamata anche corona, è la parte inferiore della testa, zona interessata talvolta a diradamento.

Tricopigmentazione semipermanente o permanente?

Tricpigmentazione Permanente semipermanente differenza

Tricopigmentazione semipermanente o permanente?

 

Spesso i clienti domandano che differenza ci sia tra Tricopigmentazione semipermanente e Tricopigmentazione permanente. 

Restando fermo il punto che la Tricopigmentazione è sempre realizzata introducendo una quantità controllata di pigmenti nel derma del cuoio capelluto, al fine di ricreare otticamente la presenza di capelli, alcuni tecnici tricopigmentisti scelgono di associare a quella semipermanente, o di realizzare ex novo, quella permanente. Vediamo di fare chiarezza e analizzare le differenze tra le due.

La Tricopigmentazione permanente è la scelta alternativa rispetto a quella semipermanente. Entrambe permettono di intervenire in tutte le cause della caduta dei capelli eseguendo l’effetto rasato, l’effetto densità o i trattamenti mimetici della cicatrice, ma differiscono per quanto riguarda la durata del pigmento.

Tutti gli inchiostri utilizzati nella Tricopigmentazione permanente, così come nel tatuaggio classico, hanno una dimensione superiore ai 20 micron, e dunque non possono essere espulsi tramite “fagocitosi” dal corpo, rimanendo in sede a vita.

Nelle Tricopigmentazione semipermanente, invece, i micron sono inferiori a 20 e quindi il sistema immunitario riesce ad espellerli. 

Il vantaggio principale della versione permanente della Tricopigmentazione sta nel fatto che una volta eseguita, può essere “dimenticata” per qualche anno perché non richiede i tipici ritocchi annuali di quella reversibile.
Inoltre, poiché le sessioni di manutenzione sono meno frequenti, il trattamento risulta essere un po’ meno costoso di una Tricopigmentazione “temporanea”.

 

Ma questo è davvero un vantaggio? Noi riteniamo non sia propriamente così.

 

Perché? Semplice: il fatto che la Tricopigmentazione permanente duri più a lungo può sembrare un vantaggio sul lungo termine e per questioni di costo di comodità ma, d’altra parte, ha anche un grandissimo svantaggio: l’unico modo per rimuoverla totalmente o per modificarla (es. l’attaccatura dei capelli) è utilizzare il laser, che ha costi elevati, è doloroso e non garantisce sempre risultati soddisfacenti.

Un altro rischio della Tricopigmentazione permanente è che la qualità del risultato potrebbe non rimanere sempre elevata come dovrebbe. Anche usando il pigmento migliore e più stabile al mondo, non bisogna scordare che la pelle è un tessuto in continuo mutamento e, di conseguenza, anche il pigmento in esso contenuto cambierà. 

La Tricopigmentazione, permanente o temporanea, prevede di realizzare punti molto piccoli. Per essere realistici e naturali è davvero importante che questi rimangano tali, senza espandersi o cambiare il colore o la forma, cosa che avviene dopo qualche anno con la Tricopigmentazione permanente, esattamente come per i tatuaggi. 

 

Dunque, se è vero che per alcuni anni il trattamento di Tricopigmentazione permanente non avrà bisogno di ritocchi annuali dopo la prima seduta, richiederà però dei ritocchi di miglioramento a causa dell’inevitabile perdita di qualità

 

Va poi considerato che anche le esigenze e i gusti personali possono cambiare facilmente nel tempo e con la Tricopigmentazione permanente non potrai cambiare “taglio” di capelli e seguire la moda.

 

In conclusione: con la Tricopigmentazione permanente risparmierai sui ritocchi annuali ma rischierai, dopo qualche anno, di ritrovarti con un “disegno” che non ti piace più e che non si adatta più alla morfologia della testa, di colore diverso e dall’effetto tutt’altro che naturale!
La cosa grave è che porvi rimedio sarà difficile, molto dispendioso e doloroso. Inoltre, il trattamento laser può provocare anche danni irreversibili ai follicoli piliferi dell’area trattata. 

Per questi motivi, noi di Trico+ riteniamo che la Tricopigmentazione semipermanente sia la scelta migliore pe. È un trattamento sicuro, asseconda le esigenze e gli imprevisti futuri e soprattutto garantisce sempre una resa esteticamente bella e naturale grazie al naturale ricambio dei pigmenti.

Le cause di caduta dei capelli nell’uomo

Cause della perdita capelli uomo

Se pensi che l’attaccatura dei capelli si stia ritirando ogni volta che ti guardi allo specchio, e se in generale ti sembrano meno folti o a chiazze, sappi che non sei solo. La caduta dei capelli colpisce circa l’80% degli uomini e di solito puoi incolpare il tuo albero genealogico, ma ci sono molte altre possibili ragioni.

Classificare tutte le cause di perdita dei capelli, è molto complesso, ma cercheremo di fare chiarezza.

La perdita di capelli può essere temporanea o permanente, analizziamo insieme i termini corretti in corrispondenza di ogni caso:

Con il termine defluvio, indichiamo una caduta di capelli anomala che può portare a calvizie (mancanza irreversibile dei capelli) o ipotrichia (carenza di peli o capelli).

Il termine effluvio si riferisce ai casi in cui la caduta si manifesta in percentuali molto elevate e in maniera omogenea su tutto il cuoio capelluto. 

Con alopecia s’intende invece la carenza o la totale assenza di peli o capelli. In questa categoria rientrano la calvizie e l’ipotrichia. Può essere temporanea e reversibile quando si ha un’inibizione momentanea della papilla del pelo, o definitiva, quando il follicolo scompare del tutto.

Vediamo ora insieme le varie cause della caduta dei capelli nell’uomo.

Genetica

La calvizie maschile (o alopecia androgenetica) interessa principalmente il 70% degli uomini dai 20 ai 60 anni.
Solitamente, è innescata dai geni ereditati dai genitori, quindi, se hai parenti stretti che soffrono di calvizie, è probabile che anche tu ne soffrirai. Il responsabile è l’azione di un enzima, il 5 alfa reduttasi, che trasforma il testosterone in diidrotestosterone (Dht), una sostanza che agisce sul bulbo pilifero restringendolo: così, il capello diventa più debole e sottile e l’attaccatura sopra le tempie e la corona superiore della testa iniziano lentamente a diradarsi.

Caduta stagionale

Avviene in autunno e interessa quasi tutte le persone. Non è preoccupante: può essere dovuta ad aggressioni estive costituite da sole, vento e salsedine, che stressano e indeboliscono i bulbi rendendoli meno attivi. Se poi ci aggiungiamo il ritorno in città e l’esposizione dei capelli all’inquinamento, il gioco è fatto.

Problemi medici

La caduta dei capelli nell’uomo può essere dovuto ad anemia, tiroide, una dieta povera di proteine e ferro o l’effetto collaterale dell’assunzione di alcuni farmaci, chemioterapia o radiazioni. In questi ultimi due casi però di solito i capelli ricrescono col tempo, una volta terminati i trattamenti.

Stress, fumo e alcool

Studi recenti dimostrano che lo stile di vita ha un forte impatto sulla salute dell’organismo e quindi dei capelli.
Una perdita di peso improvvisa o eccessiva, un forte shock fisico o emotivo o un intervento chirurgico possono portare alla caduta dei capelli.
Inoltre, un consumo eccessivo e prolungato nel tempo di alcol, può contribuire al loro indebolimento e alla loro caduta.  

Questo succede perché i capelli sono composti dal 65% al 96% da cheratina, una proteina sintetizzata tramite alcuni amminoacidi presenti nel fegato. Un danno a quest’organo compromette proprio questo procedimento, causando un danno alla crescita dei capelli.

Sistema immunitario

Se hai un’improvvisa perdita di capelli che lascia macchie calve rotonde delle dimensioni di un quarto in vari punti della testa, potresti avere una condizione genetica chiamata alopecia areata che spesso inizia in giovane età.

Il che cosa consiste? I linfociti, cellule responsabili della difesa immunitaria, “impazziscono” e attaccano i follicoli piliferi, distruggendoli lentamente.

 

Queste sono le cause principali della perdita dei capelli nell’uomo, se ti riconosci in una di queste e vuoi porvi rimedio, ti invitiamo ad approfondire la Tricopigmentazione,  la soluzione più innovativa, efficace e attenta alla tua salute per risolvere il tuo problema in modo rapido e naturale!

Vitamine per i capelli: funzionano davvero?

Le vitamine e la perdita di capelli

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla frequente messa in commercio di integratori a base di vitamine per fortificare i capelli e contrastarne la caduta. Visto il successo commerciale che hanno, ci si può domandare se questi servano realmente o siano solo una delle tante mode del momento.

Contrariamente a quanto viene spesso affermato, le vitamine non sono la causa principale dell’alopecia. La caduta dei capelli maschile infatti può essere dovuta a fattori genetici o ormonali, mentre una carenza di vitamine può essere piuttosto responsabile di una perdita momentanea o stagionale.

Le vitamine inoltre non possono contribuire in alcun modo a far ricrescere i capelli persi nella calvizie dell’uomo.

Lo stress e i ritmi sregolati tendono a indebolire i capelli, che di conseguenza cadono più frequentemente. Per far fronte a questo può essere utile:

  • Cercare di limitare il fumo, gli alcolici o i troppi caffè, poiché ostacolano l’assunzione delle vitamine.
  • Assumere più vitamine tramite l’alimentazione (o anche i sopra citati integratori), poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarle da solo.

Quali vitamine sono più utili?

Una dieta equilibrata è importante per la salute dei capelli e mantenerli il più a lungo possibile forti e sani. Ecco una breve carrellata delle vitamine più utili per migliorare la salute dei capelli e degli alimenti dove è possibile trovarle:

Vitamina A questa vitamina è molto importante perché nutre il capello e ne previene l’invecchiamento. La si può trovare nella verdura come broccoli, cavoli, carote e zucca.

Vitamine del gruppo B sicuramente le più importanti per prolungare il ciclo di vita dei capelli e prevenire la caduta. Le vitamine di questo gruppo hanno parecchie proprietà, tra cui ossigenare i bulbi piliferi, ristrutturare e riparare e rendere più luminosa la chioma.

Fonti preziose delle vitamine del gruppo B sono i legumi come fagioli e ceci, i cereali integrali e le uova.

Vitamina C Questa può essere utile in caso di caduta stagionale perché contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto e quindi a favorire la ricrescita.

Alimenti ricchi di vitamina C sono non solo, come è noto, gli agrumi come arance e limoni, ma anche le verdure arancioni come le carote.

Vitamina E Dal grande potere antiossidante, anche la vitamina E è utile al benessere del cuoio capelluto e a salvaguardare il colore.

La si può trovare soprattutto nella frutta secca, quindi arachidi, noci e mandorle, negli oli vegetali e nel germe di grano.

Vitamina H Recentemente è stato scoperto che anche la vitamina H ha un’interessante azione dal punto di vista della prevenzione della caduta dei capelli. Gli alimenti che la contengono sono pollo, spinaci e uova.

In commercio esistono poi come già detto vari tipi di integratori vitaminici, alcuni arricchiti con ferro e zinco. Detto ciò però va ribadito che la caduta dei capelli dell’uomo non può essere curata solo con questi, ma va seguita da uno specialista che saprà consigliare il metodo più adatto per contrastarla.

Intervista a Giacomo Casari per Trico+

Tricopiù è sempre orgogliosa quando si creano possibilità di comunicare con il pubblico e portare il messaggio a più persone possibili. Scopriamo alcune curiosità sulla tricopigmentazione attraverso l’intervista di Radio Live Social a Giacomo Casari, fondatore di Tricopiù e Tricopigmentista professionale.

Intervista a Tricopiù