Guida alla Tricopigmentazione
Stai cercando una soluzione efficace al tuo problema di calvizie? Vuoi risolvere il diradamento dei capelli, la stempiatura o coprire antiestetiche cicatrici del cuoio capelluto senza mettere a rischio la tua salute? La Tricopigmentazione è la risposta a tutti questi problemi. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La Tricopigmentazione semipermanente è una valida alternativa alla chirurgia o ai sistemi di rinfoltimento non chirurgici (parrucche o impianto di capelli sintetici).
È una tecnica innovativa non invasiva che deriva dal tatuaggio e che permette, grazie all’impiego di strumenti specifici (ago metallico sterile monouso, dermografo, pigmenti dedicati ecc.) di introdurre nel derma superficiale delle piccole quantità di pigmento per simulare otticamente il capello nella fase di ricrescita.
È ideale per mascherare la perdita di capelli sia nel caso siano rasati, sia che siano lunghi: in pratica, una testa calva sembrerà ricoperta da capelli cortissimi e una testa con capelli diradati sembrerà più folta grazie ai pigmenti colorati che riducono il contrasto cromatico tra i capelli e la cute.
La Tricopigmentazione è attualmente considerata semipermanente perché, a differenza del tatuaggio, introduce nel derma superficiale pigmenti bioriassorbibili.
Come nasce la Tricopigmentazione
Un po’ di storia: la micropigmentazione dello scalpo, che deriva dall’idea di tatuaggio dei capelli, è nata oltre 10 anni fa dal tatuatore e attuale CEO di His hair Clinic, Ian Watson, il quale, in seguito a un lutto familiare, aveva perso tutti i capelli. Per questo, aveva cominciato a simularli tutti i giorni disegnandoseli con una matita da make up e, una volta capito che questo “camuffamento” dava buoni risultati e la gente non si accorgeva della differenza, iniziò a elaborare l’idea di un tatuaggio semipermanente per i follicoli dello scalpo. L’idea ebbe talmente successo che venne presto elaborata e perfezionata.
In Italia, la tecnica della Tricopigmentazione prese piede poco dopo, grazie al sostegno di numerose community che trattavano l’argomento della perdita dei capelli. La possibilità di risolvere il problema in modo naturale e sicuro, senza dover per forza ricorrere alla chirurgia, suscitò immediatamente grande interesse da parte di tutti coloro che soffrivano di questo problema.
Perché i pigmenti riassorbibili sono l’idea vincente
L’utilizzo di pigmenti riassorbibili è un’idea geniale perché permette di evitare i problemi legati ad una pigmentazione permanente. Ci spieghiamo meglio: nel tempo, i tratti della persona mutano e la Tricopigmentazione semipermanente si adatta nel miglior modo possibile ai cambiamenti della morfologia fisica. In parole più semplici: con l’avanzare dell’età, puoi decidere di adattare il grado di Tricopigmentazione in base ai cambiamenti del tuo cuoio capelluto, come ad esempio i differenti gradi di stempiatura.
Inoltre, cosa affatto trascurabile, se cambi idea o ti stanchi di tenere i capelli sempre nello stesso modo, puoi scegliere di non effettuare il mantenimento e la Tricopigmentazione, nel tempo, scomparirà. Non male, vero?
Ecco perché l’utilizzo di pigmenti riassorbibili è una scelta azzeccata e sicura: oltre a essere “reversibile”, offre la possibilità di regolare il design, l’infoltimento o l’attaccatura dei capelli in linea con le tendenze della moda e dei tuoi cambiamenti fisici, durante gli appuntamenti di manutenzione.
Libertà totale di scelta e soddisfazione garantita!
I possibili trattamenti della Tricopigmentazione
Come abbiamo spiegato, i trattamenti che possono essere effettuati con la tecnica di Tricopigmentazione sono diversi; sarete tu e lo specialista a decidere insieme quale è quello più adatto a risolvere il tuo problema. Vediamo insieme quali sono.
Effetto densità: per mantenere i capelli lunghi (sopra 1 cm). In questo caso si esegue un effetto rasato più intenso e i puntini vengono matematicamente disposti in maniera differente nella seconda seduta.
Effetto rasato: è ideale se si vogliono tenere i capelli molto corti, circa 1mm. In questo caso sarà simulata una testa rasata e la densità dipenderà da alcune variabili come il fototipo, la densità in zona occipitale e superiore, le aspettative del paziente etc.
Copertura cicatrici: la Tricopigmentazione è perfetta per mascherare le cicatrici dovute a interventi chirurgici di trapianto di capelli mal riusciti o dopo ferite al cuoio capelluto. È importante ricordare però che non tutte le cicatrici possono essere trattate con successo, si valuta caso per caso.
Puoi vedere alcuni esempi di “prima e dopo” la Tricopigmentazione eseguiti dallo Studio Trico+ qui.
Quanto dura la Tricopigmentazione?
Come ti abbiamo spiegato, la Tricopigmentazione è semipermanente. In generale, ha una durata massima di circa 36 mesi, ma è importante comprendere che è tuttavia altamente soggettiva, date le personali caratteristiche fisiche e abitudinarie.
Durante il processo di schiarimento il puntino “sfuma” e crea insieme agli altri depositi di pigmento una specie di alone molto naturale che simula il colore della cheratina quando i capelli sono appena stati rasati. Per questo motivo, durante le sedute di mantenimento, vengono aggiunti puntini nuovi, intensi e nitidi che simuleranno i capelli in fase di crescita. L’alone precedente farà da base, aumentando l’effetto naturalezza dell’insieme.
L’unione di queste due cose crea il concetto di tridimensionalità ottica, anche se materialmente la Tricopigmentazione rimane totalmente un trattamento bidimensionale. In sostanza, quando ti toccherai la testa dopo aver eseguito una Tricopigmentazione del capello, non sentirai nulla al tatto, la superficie sarà sempre liscia.
Se ti stai domandando se le persone si accorgeranno di questo effetto ottico, la risposta è NO e puoi vedere alcuni esempi di eccellenti trattamenti eseguiti dallo Studio Tricopiù qui.
Differenze tra Tricopigmentazione e tatuaggio classico
Se ti spaventa un po’ l’idea di farti “tatuare la testa”, non preoccuparti, ci sono sostanziali differenze tra Tricopigmentazione e tatuaggio classico. Ma vediamo di fare un po’ di chiarezza insieme.
Come detto, l’inserimento di pigmenti nella cute in maniera puntiforme deriva dal tatuaggio e più nello specifico, da una tecnica chiamata “Dotwork” o “dot style”.
Questa tecnica prevede il disegno del soggetto tramite singoli puntini molto ravvicinati tra loro e si lasciano dei piccoli spazi che separano le zone pigmentate e le zone non trattate. Così, l’effetto percepito risulterà tridimensionale.
Nella Tricopigmentazione il principio è simile perché anch’essa prevede l’introduzione nella cute di sostanze atossiche che colorano lo strato più superficiale del derma ed ecco perché la Tricopigmentazione può essere vista come un “tatuaggio per capelli”.
Ma quali sono le differenze sostanziali tra Tricopigmentazione e tatuaggio classico?
- La Tricopigmentazione è una tecnica scientifica non invasiva di pigmentazione della cute che ne migliora l’estetica. Nei follicoli dei capelli vengono introdotti dei pigmenti riassorbibili, che restano nello strato più superficiale del derma. In questo modo, i pigmenti si scolorano o vanno via con il tempo e il risultato potrà essere modificato e adattarsi ad ogni cambiamento.
- Il tatuaggio, invece, è una tecnica artistica invasiva che utilizza inchiostri non bioriassorbibili che penetrano nello strato più profondo del derma, quindi permanenti a vita sulla pelle. Rispetto alla Tricopigmentazione è più invasivo perché la pistola da tatuatore è molto meno delicata dello strumento da Tricopigmentazione dove il dolore spesso è assente.
- La Tricopigmentazione del cuoio capelluto consente al cliente e al tecnico di modificare o aggiornare il risultato come e quando necessario. Se decidi di non mantenere la micropigmentazione del cuoio capelluto, questa potrà svanirà naturalmente. (Al contrario della tricopigmentazione permanente!)
- L’unico modo sicuro ed efficace per rimuovere un tatuaggio è con uno speciale trattamento laser, molto costoso e che richiede diverse sessioni per il completamento.
Differenze tra tecnico tricopigmentista e tatuatore
È essenziale comprendere che il tricopigmentista ed il tatuatore classico sono due figure professionali distinte: ciò che le differenzia sono le competenze, la strumentazione e le tecniche di applicazione dei pigmenti.
Competenze:
Il tecnico tricopigmentista viene formato esclusivamente per riprodurre sul cuoio capelluto dei punti di colore che dovranno simulare realisticamente dei capelli o infoltire i capelli già esistenti in presenza di un diradamento di scarsa o media entità. Deve conoscere le problematiche legate alle calvizie e alle dinamiche del cuoio capelluto ma non è necessario che conosca le tecniche del tatuaggio tradizionale.
Strumentazione:
La strumentazione utilizzata dal tricopigmentista è diversa dalla macchina per tatuare. Il tricopigmentista utilizza un dermografo appositamente studiato per il cuoio capelluto dove l’ago è più sottile, penetra in uno strato più superficiale del derma e rilascia una quantità controllata di pigmento.
Il “disegno” deve risultare micro-preciso ed evitare cambiamenti di colore e l’allargamento dei puntini, cosa che succede sovente con i tatuaggi classici.
Tecniche:
La tecnica di applicazione dei pigmenti è appositamente studiata per la Tricopigmentazione: si ottengono risultati estremamente realistici e duraturi nel tempo grazie a movimenti particolari dell’ago e specifici reticolati di puntini diversi studiati per ogni paziente, valutati caso per caso.
Le tecniche del tatuatore classico non possono creare questi effetti perché non ha le competenze, la strumentazione e la formazione specifica del tricopigmentista. Per questo è molto importante affidarsi solo ad esperti del settore della Tricopigmentazione, per evitare di incorrere in disastri estetici a cui poi è difficile porre rimedio in modo soddisfacente.
Perché scegliere la Tricopigmentazione rispetto ad altre soluzioni
Perdere i capelli viene vissuto da tante persone, uomini e donne, come un dramma. Si sa, una testa folta rende l’aspetto più giovane e può infondere maggiore sicurezza.
Esistono diverse soluzioni per chi desidera mascherare le zone in cui i capelli non crescono più, vediamo insieme quali sono e perché, alla fine, concorderai che la Tricopigmentazione è la soluzione più sicura, vantaggiosa e l’unica con effetto immediato naturale!
Autotrapianto di capelli
Offre buoni risultati estetici ma è quello più a rischio di cattiva riuscita. Si tratta di una operazione chirurgica vera e propria, molto costosa, invasiva e con tempi di ripresa fisica molto lunghi. Soprattutto, non garantisce che il cuoio capelluto non rigetti la nuova parte trapiantata. Vale la pena soffrire così tanto per un risultato assolutamente non garantito?
Impianto capelli sintetici
Anche questo offre buoni risultati estetici ma una percentuale degli impianti che varia dal 10 al 20% tende a cadere nuovamente ogni anno, e non in modo uniforme. Infatti, quando il cuoio capelluto viene “stressato” sempre negli stessi punti (per esempio quando si dorme nella stessa posizione ogni notte), ecco che avviene una perdita di capelli localizzata repentina.
Protesi per capelli (parrucca)
Ammettiamolo, in tantissimi casi è piuttosto evidente che si sta indossando una parrucca e l’effetto è tutto il contrario del naturale, anzi, risulta piuttosto sgradevole. Inoltre, indossandola, lo scalpo soffre di mancanza di traspirazione e la parrucca ha continuamente bisogno di essere lavata e ri-incollata. Cosa non da poco, non si può usare la parrucca quando si fanno bagni in mare o in piscina, perché rischia di scivolare via o di rovinarsi irrimediabilmente.
Risultati della Tricopigmentazione oggi
Attualmente, la tecnica della Tricopigmentazione è sempre più ricercata tra le persone che vogliono mascherare la perdita dei capelli o coprire antiestetiche cicatrici. I suoi risultati sono qualitativamente e quantitativamente molto apprezzabili perché la Tricopigmentazione non è invasiva, non è permanente e dona un effetto molto naturale: non si nota il camuffamento.
Nel tempo poi, la ricerca tecnologica si è perfezionata e oggi garantisce risultati ottimali, precedentemente non raggiungibili.
Se ricorrere alla chirurgia ti spaventa o se, purtroppo, l’intervento di trapianto di capelli non è andato a buon fine, oggi hai la soluzione giusta per risolvere il tuo problema di perdita dei capelli in modo risolutivo e immediato.
Se anche tu vuoi dire basta al “parrucchino” e sfoggiare di nuovo una testa otticamente infoltita, la Tricopigmentazione dei capelli fa al caso tuo.
Infine, ci teniamo a sottolineare che la Tricopigmentazione semipermanente è un trattamento senza alcun rischio per la salute e i pigmenti utilizzati da Trico+ sono certificati e rispettano le normative CE.
Puoi richiedere una consulenza gratuita allo Studio Tricopiù direttamente qui.